Il fenomeno del disagio giovanile in Italia è un’ombra che incombe sempre più minacciosa sulla nostra società. Le cronache giornalistiche ne offrono un quadro allarmante, raccontando storie di giovani che si perdono tra le maglie di un sistema che sembra non riuscire a offrire loro le giuste opportunità.
Le cause alla radice di questo malessere sono molteplici e si intrecciano in modo complesso. La precarietà economica delle famiglie, la difficoltà a trovare un proprio cammino e le crescenti disuguaglianze sociali creano un terreno fertile per l’insicurezza e la frustrazione. La famiglia, un tempo rifugio sicuro, oggi è spesso fonte di tensioni e conflitti. Separazioni, difficoltà di comunicazione e mancanza di modelli di riferimento stabili possono amplificare il senso di smarrimento e di solitudine.
Anche la scuola, un tempo luogo di crescita e socializzazione, rischia di diventare un ambiente ostile e fonte di stress. Bullismo, cyberbullismo e l’ossessiva ricerca del successo possono minare l’autostima e l’equilibrio emotivo degli adolescenti. Per questo i giovani si trovano a dover affrontare un futuro incerto.
A tutto ciò si aggiungono i cambiamenti sociali e culturali in atto, con l’avvento dei social media e di un mondo virtuale che, se da un lato offre nuove opportunità di connessione, dall’altro può generare dipendenza, isolamento e una percezione distorta della realtà.
Le manifestazioni del disagio giovanile sono molteplici e possono variare da comportamenti a rischio, come l’uso di sostanze, l’abuso di alcol o la violenza, a disturbi più gravi come la depressione, l’ansia e i disturbi del comportamento alimentare. Questi giovani spesso si sentono incompresi, soli e senza un futuro. E le conseguenze del disagio giovanile si ripercuotono sull’intera società.
In questo contesto, il progetto Coach di Quartiere sta dimostrando di essere una risorsa preziosa per la comunità, evolvendosi e adattandosi alle nuove sfide. Nato con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale attraverso lo sport e il gioco tra i bambini più vulnerabili, il progetto sta oggi ampliando il suo raggio d’azione, rivolgendo la sua attenzione ai giovani adolescenti, un target sempre più a rischio di dispersione scolastica e sociale.
I giovani sono il futuro del nostro Paese e investire in loro significa investire nel nostro futuro. L’adolescenza è un’età delicata, caratterizzata da importanti cambiamenti fisici, emotivi e sociali. È un periodo in cui i ragazzi sono alla ricerca di un’identità, di un senso di appartenenza e di un progetto di vita. Se non trovano risposte adeguate, rischiano di perdersi, di cadere nella noia e nella frustrazione, e di compiere scelte sbagliate.
Coach di Quartiere sta lavorando su diversi fronti per sostenere i giovani:
- Volontariato attivo: I giovani dai 16 ai 20 anni hanno l’opportunità di diventare “Coach di Quartiere”, gestendo attività sportive e ludiche per i bambini più piccoli e, allo stesso tempo, costruendo il proprio futuro. Attraverso questa esperienza, sviluppano competenze sociali, civiche e di leadership, imparano a lavorare in team e scoprono il valore del volontariato.
- Orientamento e formazione: Il progetto offre ai giovani volontari un percorso di orientamento, che li aiuta a comprendere le proprie potenzialità e a definire i propri obiettivi professionali. Inoltre, sono organizzati corsi di formazione specifici per sviluppare le competenze necessarie per svolgere il ruolo di coach.
- Mobilità internazionale: Per favorire la crescita personale e l’apertura mentale dei giovani, sono state introdotte le mobilità internazionali, grazie a L’Orma International, che permettono ai coach di vivere esperienze formative all’estero.
- Educa Coach: Questo innovativo modulo didattico, rivolto alle scuole superiori, promuove l’educazione al volontariato sportivo e all’educazione civica. Attraverso lezioni interattive e attività pratiche, gli studenti imparano a valorizzare lo sport come strumento di inclusione e crescita personale.
- Coach Academy: Un appuntamento online pensato per crescere e imparare insieme. Ogni mese affrontiamo un tema diverso e coinvolgente, guidati da esperti di vari settori, scelto insieme a loro, per aiutarli a sviluppare le loro potenzialità e raggiungere i propri obiettivi.
Il disagio giovanile è una sfida complessa, ma non insormontabile. Con un impegno condiviso da parte di istituzioni, famiglie, scuole e società civile, possiamo costruire un futuro migliore per i nostri ragazzi.