Mi chiamo Sarah e sono una Coach di Quartiere
Mi chiamo Sarah e faccio volontariato da ormai due anni, più precisamente come Coach di Quartiere.
Amo stare a contatto con i bambini, adoro farli divertire e regalare loro ore di sport.
Mi trasmettono gioia, allegria e serenità — ed è la cosa che mi rincuora più di qualsiasi altra.
Le attività si svolgono nei parchi; io ho partecipato soprattutto nello spazio Indifesa del Parco Maialino a Bonola, un luogo che ormai ha il mio cuore e a cui sono molto affezionata.
Oltre al rapporto con i bambini, c’è molto di più: gli altri volontari e i meravigliosi Playmaker, i nostri punti di riferimento, con cui si è creato un legame stupendo — soprattutto con alcuni che porto nel cuore.
Ho partecipato a tanti tipi di eventi informali: i pomeriggi al bar per organizzare le prossime attività, ma anche giornate speciali come quella a Mooviland o il pomeriggio a Zero Gravity.
Ero con persone a me care, in luoghi super divertenti… non potevo chiedere di meglio!
Un’altra esperienza indimenticabile è stata il Coach Day invernale — il nostro territorio non ha vinto, ma il divertimento non è mancato, e questo è ciò che conta davvero.
Grazie a questo progetto ho avuto anche l’opportunità di partire con L’Orma International per una conferenza a Innsbruck: visitare una nuova città e conoscere nuove culture è stato meraviglioso.
È inutile dirlo: consiglio a chiunque voglia provare qualcosa che riempia il cuore di gioia e la mente di spensieratezza di diventare Coach di Quartiere.
È un’esperienza che resta, perché ci permette di fare del bene non solo agli altri, ma anche a noi stessi.


