Ricominciare non è mai stato semplice. Settembre è quel mese in cui, da un giorno con l’altro, ricomincia tutto: svegliarsi presto, gli impegni, i buoni propositi e le scadenze da rispettare. Milano a settembre si ripopola, dopo che quasi tutti erano scappati in posti meno afosi. Non si trova più parcheggio, persino i mezzi pubblici riprendono i ritmi serrati che si erano dilatati durante i mesi più caldi.
Agli inizi di ottobre, dopo un mesetto di eccitante e faticosa ripresa, possiamo dire che anche Coach di Quartiere è ripartito, e alla grande.
Per Coach e bambini è ricominciata la scuola, e grazie al lavoro del Playmaker, ormai è diventato sinonimo di tornare al parco, che in primis significa tornare a divertirsi in compagnia, anche se con due accezioni leggermente diverse per grandi e piccini.
Per i bambini rivedere le nostre magliette fuori scuola è stata gioia pura. Nei loro occhi si leggeva gratitudine, nell’aver mantenuto una promessa sottintesa: tornare l’anno successivo. Nei loro abbracci, nelle loro domande concitate, c’era soltanto la sincera dimostrazione di quanto si erano divertiti l’anno scorso. Ma con i bambini non c’è tempo per commuoversi, tanto che due secondi dopo erano già in campo, con la loro travolgente energia: a cosa giochiamo? In che squadra sono? Come ti chiami tu?
La sfida è stata invece ritrovare l’interesse dei giovani volontari, ingaggiandoli su più piani, che valorizzino le loro capacità e i loro interessi. Nello specifico il team di Coach di Quartiere ha ideato un percorso di crescita ad hoc per i Coach, che andranno ad acquisire un ruolo sempre più di responsabilità all’interno del progetto, accompagnati da un percorso di formazione continua denominato Coach Academy.
Sul piano organizzativo non si può prescindere dalle disponibilità dei Coach stessi, che sono infatti stati coinvolti anche nella definizione di giorni e orari delle attività con i bambini e delle nuove progettualità. Il risultato è stato che i ragazzi più intraprendenti e determinati hanno alzato la mano e hanno detto “io ci sono”, dimostrando grandi capacità di conciliazione tra studio e attività sportive o hobby individuali. E non si sono fermati qua, perché sono arrivati fin dai primi giorni di attività, con idee in mente, che hanno già trovato la loro applicazione pratica. Per questo non posso essere altro che orgogliosa di aver partecipato alla creazione di un ambiente in cui ci si sente liberi di esprimersi e supportati nel farlo.
Come ogni anno, le ambizioni sono tante, ma le energie ancora di più, quindi sono fiduciosa ed emozionata su quanto ancora possiamo creare.
Il progetto è realizzato con il contributo di Fondazione di Comunità Milano, che sostiene interventi di utilità sociale per oltre 2 milioni di cittadine e cittadini di Milano e di 56 Comuni nelle aree Sud Ovest, Sud Est, Adda Martesana della Città Metropolitana, e fa parte del network di 16 Fondazioni territoriali costituite da Fondazione Cariplo.