Coach di Quartiere è un’esperienza che mi accompagna da due anni, grazie alla quale ho conosciuto tanti bambini e nuovi Coach che si sono aggiunti volta dopo volta.
Per me essere volontario e accompagnare questi bambini una volta a settimana al parco è una gioia unica: è bellissimo vedere dei ragazzini che aspettavano solo quel momento della settimana per fare dei giochi di gruppo e divertirsi. La motivazione di tornare lì mi viene trasmessa ogni volta che guardo quei bimbi negli occhi, quando ci rido, ci scherzo e anche quando hanno bisogno di parlare con qualcuno e di avere un po’ di affetto.
La mia Playmaker, Gaia, e l’anno scorso anche Jacopo, mi hanno sempre detto e ricordato che ogni bambino ha la sua storia e qualcosa che lo influenza nel carattere e che quindi con ognuno di loro bisogna avere una calma assoluta.
Calma per me è la parola chiave quando hai davanti un gruppo di 20/30 bambini molto vivaci, calma, ma anche organizzazione e comunicazione con gli altri Coach.
Ogni volta che sono lì mi sento diverso, come se la fantasia dei ragazzini mi permetta di stare meglio con me stesso. Coach di Quartiere mi ha aiutato a diventare più estroverso e appena mi si è presentata l’occasione di parlare alle classi terze e quarte di questa esperienza ho subito accettato sperando di riuscire a trasmettere ai “possibili nuovi Coach” la passione che ci metto io.
Ringrazio gli altri Coach e la mia Playmaker per rendere tutto questo possibile, insieme ovviamente al progetto Coach di quartiere. Volontariato è più di una semplice parola, è un emozione che ti forgia nel profondo.
– Davide