Nelle passate edizioni della rubrica partnership abbiamo dato voce alle diverse collaborazioni attivate in questi anni.
Oggi, sulla base delle molte evidenze raccolte dall’erogazione di “Coach di Quartiere”, voglio dedicare qualche parola a scrivere del partner che vorremmo.
Tracciare un profilo di un’ipotetica realtà con cui ci piacerebbe collaborare, definendone le modalità. Lo faccio indicando 2 parole “Cappello”:
a) “Oltre la Forma”. Coach di Quartiere è insolito, inusuale nella sua modalità di conduzione, è un progetto di vera imprenditoria sociale che mira a massimizzare l’impatto perseguendo la sostenibilità. Contiene quindi l’aspetto di rischio tipico di ogni azione di natura imprenditoriale. Al di là del citare il proverbio “chi non risica non rosica”, un partner che va oltre la forma è inteso come colui che comprende l’importanza dell’eventuale successo che si genererebbe dalla collaborazione e il fatto che con una partnership solida c’è una maggiore possibilità di successo.
Stiamo ovviamente parlando di un rischio molto calmierato in termini di parametri economici ed eventualmente reputazionali.
b) “Ri- innovamento”. Molte realtà che praticano il sostegno ai progetti citano nelle loro descrizioni di causa e missione la parola “Innovazione”. Nell’evoluzione di Coach di Quartiere verso la dimensione di Format di Social Franchising a ricaduta nazionale. Fatichiamo a trovare modalità di supporto abituali, già praticate dal potenziale partner. Fatichiamo sempre più a trovare spazio nei formulari canonici da compilare, nei bandi di progetto con i campi pre-formati. Stiamo di fatto Innovando e quindi in tale percorso ci servo risposte che sappiamo “fare Innovazione” oltre la pura dichiarazione di intenti. Un partner che vuole studiare nuovi strumenti per RI-INNOVARE è molto congeniale al nostro scopo di impatto sociale.