Come abbiamo visto nei nostri precedenti articoli, negli ultimi anni, la sostenibilità aziendale è diventata una priorità per le imprese di tutto il mondo. La crescente pressione da parte di investitori, consumatori e governi ha portato le aziende a ripensare il loro impatto ambientale e sociale. Un elemento chiave di questo cambiamento è la nuova Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), una direttiva europea che richiede alle imprese di rendicontare le proprie performance in materia di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG).
La CSRD va oltre la semplice trasparenza: obbliga le aziende ad adottare un approccio olistico alla sostenibilità, includendo azioni concrete per supportare le comunità in cui operano. In questo contesto, le imprese non possono limitarsi a mitigare i danni ambientali; devono anche dimostrare un impegno reale nel miglioramento della sostenibilità sociale. Una delle risposte più innovative a queste nuove sfide è rappresentata dallo Sport Sociale, una strategia che utilizza lo sport come mezzo per promuovere inclusione e benessere comunitario.
Lo Sport Sociale come leva di sostenibilità sociale
L’idea di utilizzare lo sport come strumento per affrontare le sfide sociali non è nuova, ma negli ultimi anni ha acquisito una maggiore rilevanza grazie a numerosi studi che ne hanno dimostrato l’impatto positivo. Uno studio condotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha evidenziato come l’attività fisica, e in particolare lo sport di comunità, possa migliorare il benessere psicologico e fisico, rafforzare il senso di appartenenza e promuovere la coesione sociale. Questi benefici sono particolarmente evidenti in aree svantaggiate, dove lo sport può essere uno strumento per ridurre le disuguaglianze sociali e migliorare le opportunità per i giovani.
In un contesto aziendale, sostenere il Sport Sociale non solo soddisfa le esigenze di responsabilità sociale previste dalla CSRD, ma rappresenta anche un’opportunità per le imprese di creare un impatto positivo e duraturo nelle comunità locali. Le aziende che adottano questa strategia possono beneficiare di una migliore reputazione, di un coinvolgimento più profondo con gli stakeholder e di un miglioramento del loro profilo ESG complessivo.
Case study: L’impatto del Sport Sociale nelle comunità
Un esempio tangibile dell’impatto del Sport Sociale è il progetto avviato dalla multinazionale Adidas, che ha lanciato l’iniziativa “Breaking Barriers”. Questo programma si propone di utilizzare lo sport come mezzo per abbattere le barriere culturali e sociali, offrendo supporto a giovani provenienti da contesti vulnerabili in diverse parti del mondo. Collaborando con scuole, associazioni sportive e organizzazioni no-profit, Adidas ha creato una rete di attività sportive gratuite che favoriscono l’inclusione sociale e offrono ai partecipanti nuove opportunità di crescita personale e professionale.
L’iniziativa ha generato un impatto significativo non solo sulle comunità locali, ma anche sull’azienda stessa. Grazie a un coinvolgimento più stretto con i territori, Adidas ha rafforzato la propria immagine come azienda socialmente responsabile e ha ottenuto una maggiore fidelizzazione dei clienti, i quali sempre più premiano le imprese che dimostrano un impegno reale verso la sostenibilità.
Coach di Quartiere: Un modello attuabile di Sport Sociale per le aziende
E’ proprio seguendo questa che stiamo strutturando Coach di Quartiere, desideriamo infatti che rappresenti una risposta concreta alle esigenze delle aziende di conformarsi alla CSRD e allo stesso tempo riesca effettivamente a creare un impatto sociale positivo. Il progetto si basa sull’attivazione di giovani volontari che, attraverso lo sport, offrono attività gratuite ai bambini e ai ragazzi delle comunità svantaggiate.
L’obiettivo di Coach di Quartiere è quello di ridurre le disuguaglianze sociali e promuovere il benessere fisico e psicologico nelle comunità locali, utilizzando lo sport come strumento di inclusione e sviluppo. Le aziende che scelgono di supportare questo progetto non solo contribuiscono alla costruzione di comunità resilienti, ma riescono anche a rispettare gli obblighi della CSRD, dimostrando un impegno tangibile nella sostenibilità sociale.
Sostenere iniziative come Coach di Quartiere permette alle aziende di:
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Creare valore sociale a lungo termine, generando impatti positivi nelle comunità.
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Rafforzare il legame con il territorio e migliorare la propria reputazione aziendale.
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Contribuire al raggiungimento degli obiettivi ESG, integrando azioni concrete di sostenibilità sociale nelle proprie attività.
A questo link è possibile consultare un primo approfondimento schematico di come abbiamo organizzato l’attuazione di questo processo si responsabilità sociale.
In sintesi, con l’introduzione della CSRD, le aziende sono chiamate a ripensare il loro ruolo nella società e a implementare strategie che vadano oltre la semplice rendicontazione. Il Sport Sociale offre un’opportunità unica per rispondere a queste sfide in modo innovativo e concreto, promuovendo l’inclusione e il benessere delle comunità.
Con Coach di Quartiere vogliamo dare forma ad un progetto che realizzi concretamente la sostenibilità sociale comunitaria in condivisione con le aziende. Siamo certi che possano così vivere questo impegno sociale non solo come un obbligo, ma anche come una grande opportunità di costruire un futuro migliore, creando valore per tutte le parti coinvolte: le comunità, i clienti e gli stakeholder.