Dietro le quinte – Lodi

26 Febbraio 2024
Facebook
WhatsApp
LinkedIn
Email

Di solito arrivo intorno alle 16:00 al parco, in anticipo rispetto al ritrovo dato ai Coach. Il parco più bello dove aspettare l’arrivo di tutti è quello coi tavoli e le panchine all’ombra degli alberi.
In qualsiasi pomeriggio di attività che si rispetti, c’è sempre la/il Coach che è già al parco, magari con l’amica o amico, venuti direttamente dopo scuola alle attività senza passare da casa. Solitamente li trovo presi dallo studio, seduti in modo strano e con la schiena inarcata sul tavolo, come se le parole che stanno leggendo da un’oretta a questa parte si fossero fatte sempre più piccole.
Iniziamo a parlare, le prime volte c’è sempre imbarazzo, anche perché, nonostante il rapporto paritetico che noi di Coach di Quartiere promuoviamo e col tempo realizziamo, l’inizio è sempre l’inizio. Dopo un po’ via lisci.
Poi arriva il gruppone: almeno 4 o 5 volontari che arrivano portando, oltre a chiacchiere assordanti che si sentono anche dall’altra parte della strada, tanta allegria… soprattutto in me.
Così il gruppetto si allarga, qualcuno include gli altri nei vari discorsi. Principalmente si tratta di gossip, dove, quasi senza accorgermene, mi ci trovo immerso come in una telenovela. Infatti, la settimana dopo sono sempre interessato a sapere come sia andata a finire quella vicenda, ma mi ritrovo indietro di almeno 5/6 episodi.
Non dimentichiamo che deve ancora arrivare l’ultimo Coach: quello che abita vicino al parco, quello che, logicamente, arriva dopo di tutti.
La programmazione può iniziare, “che giochi facciamo oggi?”.

Questi momenti, che possiamo chiamare “dietro le quinte”, sono quelli che gettano le basi per costruire rapporti. Parlando, si scoprono sempre cose in comune, pensieri simili o totalmente opposti. Si scopre che si studiano le stesse cose, che si hanno passioni e sogni. Ci si conosce, si impara ad ascoltarsi, si smette di ragionare solo per concetti astratti e pregiudizi. Penso sempre che ho la fortuna di lavorare con ragazzi e ragazze che ogni giorno, anche senza esserne consapevoli, mi trasmettono qualcosa.
Quando arriva il momento di mettersi all’opera mi piace vedere la scena come se fosse un fumetto. Immaginiamoci: 8 Coach attorno ad un tavolo, qualcuno seduto e qualcuno in piedi, con dei fogli e pennarelli in mezzo. Da ogni testa parte una nuvoletta che si unisce alle altre poco più su, formando un’unica grande nuvola con dentro un super cervello che pensa e ragiona.
Probabilmente la vignetta avrà un’evoluzione quando i Coach, dopo un po’ di esperienza, avranno sincronizzati anche i sentimenti verso il progetto.
Un fumetto che sarò felice di raccontare in un prossimo articolo, con nuvolette a forma di cuore.

Vuoi essere protagonista della tua città?

Diventa Coach!

Unisciti alla nostra squadraCandidati

Potrebbe interessarti anche...

Il welfare di comunità

Amici sportivi ben ritrovati, in questo editoriale qualche riflessione fresca sull’argomento del welfare dentro cui ci stiamo sempre più addentrando. Per chi

Un nuovo inizio da Playmaker (Bergamo)

Un mese da Playmaker. Un mese dove tre giorni a settimana vedo trasformarsi parchi di diversi quartieri in “seconde case” per bambini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Go to Sport Impact

il percorso di consulenza strategica che accompagna per realizzare il Franchising Sociale di CDQ

Consulenza Step by Step
Meeting di feedback e verifica dei pre-requisiti di attivazione
Diritto di prelazione su licenza territoriale
Opzione Attivalo con un Bando
Opzione Attivalo con il Fundraising
Posti limitati, 4 al mese; in attivazione 1 volta al mese da aprile 2024

La possibilità di sottoscrizione del percorso Go to sport Impact è riservata ai partecipanti al WORKSHOP INFORMATIVO IL FRANCHISING SOCIALE | Coach di Quartiere, la Best Practice di Sport Welfare che massimizza l’impatto sociale.

PROSSIMA DATA

PietraSanta
23 24 marzo | giornata speciale

Grazie!

A breve riceverai una email di conferma.