Negli ultimi anni stiamo oggettivamente assistendo ad una ri-evoluzione sportiva, cambiamenti rilevanti ed importanti. Quello su cui sto ragionando molto ultimamente è “lo sport -farmaco” ovvero la possibilità da parte dei medici di prescrivere lo sport come “terapia”. Una conquista rilevante, un passo molto importante per la società.
Penso che ora si tratti di aiutare le persone, soprattutto famiglie con figli, ad agire l’azione della pratica. Mi immagino che chi già, nella propria cultura famigliare, annovera la pratica sportiva, sarà ben contento di poterlo utilizzare anche per scopi salutistici. La criticità resta per tutti coloro che, per i più svariati motivi, sono distanti da una cultura della pratica sportiva.
In questo caso temo che sia insufficiente la prescrizione, servirà un percorso sociale di educazione culturale capace di creare il presupposto “sport”.
Questo lo diciamo con cognizione di causa, con il nostro progetto ci occupiamo quotidianamente dei bambini che non praticano sport e il gap più rilevante da affrontare è quello legato alla cultura della pratica sportiva e, più in generale, di tutte le azioni a carattere preventivo in tema salute.
Affinché l’importante passo istituzionale attecchisca ed esprima tutto il suo potenziale in termini di impatto, servono percorso educativi mirati per famiglie fragili di sport. Coach di Quartiere si impegnerà ancor di più in questa direzione integrando le proprie azioni di analisi del target e di offerta di sport welfare.
Per questo ci apriamo ad aziende e realtà professionali che volessero affiancarci nel perfezionamento di tutte le azioni di sport welfare che il nostro progetto intende perseguire e realizzare.
Di questo e di altri temi affini alla tematica dello Sport Welfare, parleremo il 13 di Febbraio, durante l’evento di presentazione dello “Sport Welfare Report 2024”.
La partecipazione è libera e si potrà assistere all’evento sia in presenza che da remoto.
Per ogni riferimento e per riservare il proprio poso è possibile seguire il link qui sotto.