Il progetto “Coach di Quartiere” è una realtà che mette in relazione piccoli e grandi, che permette di rianimare i parchi e le palestre e soprattutto di dar voce e spazio a famiglie che vivono difficoltà socio-economiche. I protagonisti per eccellenza sono i Coach, ragazzi delle scuole superiori che donano il loro tempo per collaborare ad unica causa sociale: regalare ore di sport gratuite e sorrisi. A Dalmine da tre anni a questa parte, i miei occhi vedono i parchi colorarsi delle maglie bianche dei coach, delle pettorine dei bambini e delle emozioni che sprigionano il corpo e il cuore di ciascuno. Non di minore importanza le famiglie, che sono il centro dal quale parte tutto, con le quali cerchiamo di costruire delle relazioni basate sull’ascolto e il rispetto reciproco e la condivisione di intenti.
L’inizio dell’attività e la fine sono i momenti più belli e ricchi di emozioni. Vedere i bambini che scrutano dalla finestra della scuola per essere sicuri che ci siamo, che ci corrono incontro e che vengono ad abbracciarci e ringraziarci riempie il cuore di gioia. Guai se manca anche un solo Coach all’appello che subito si accorgono e chiedono il motivo dell’assenza. Durante le due ore pomeridiane con i bambini, mi capita spesso di fermarmi ad osservare quanta purezza, spensieratezza e gratitudine aleggiano nell’aria. Trovare il tempo di staccare un attimo la spina e godermi gli attimi indelebili non è sempre facile perché può capitare che nello stesso momento un bambino si faccia male, che qualche coach ha bisogno di una mano o la qualunque. In ogni caso, quello che mi riprometto sempre è di cercare di avere più momenti di queste istantanee magiche, per assaporare e provare la voglia che vedo negli occhi dei bambini e dei Coach.
Possono capitare litigi o incomprensioni, l’importante è dare modo a ciascuno di esprimersi e di chiarire fin da subito con l’altro. Quello che noi Coach cerchiamo di insegnare è la libertà di parola e di espressione seppur nel rispetto delle regole di casa Coach. Siamo tutti fratelli e sorelle, ma soprattutto una comunità composta da tantissime sfumature che per vivere insieme hanno bisogno di una sana educazione e collaborazione.
Non smettere mai di crederci e ascoltare nel vero senso della parola sono i mantra che noi Coach di Dalmine portiamo sempre con noi e che vogliamo far arrivare agli altri.
Il progetto fa parte anche del bando “Se non servo a cosa servo” e realizzato grazie al contributo della Provincia di Bergamo.